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Care studentesse e cari studenti, Immagine inizia un nuovo anno scolastico, per molti una nuova esperienza, per tutti sarà un anno carico di nuove sfide e opportunità. Sono certa che, insieme ai vostri docenti, saprete portare con voi curiosità e impegno, determinazione, cuore e coraggio, elementi fondamentali per raggiungere i vostri obiettivi. Solo vedervi attivi già nei primi giorni di settembre per collaborare all’organizzazione del nuovo anno scolastico mi ha convinto che con voi la scuola sarà sempre di più all’altezza delle vostre e nostre aspettative. La vostra scuola si sta facendo nuova per offrirvi nuove opportunità e nuove idee utili a farvi crescere come studenti e come persone. Con il vostro contributo attivo questo sarà possibile e ancora più bello. Auguro a ciascuno di voi di mantenere sempre vive nella vita la curiosità e l’audacia. E che il nuovo anno scolastico sia ricco di soddisfazioni e di momenti speciali. Noi siamo qui per sostenervi nel vostro percorso. Buon anno scolastico!

La dirigente

Finlandia3Pochissimi giorni dopo la fuga in Spagna di una famiglia finlandese che ha lasciato la Sicilia perché ha trovato carente il sistema scolastico italiano (chissà se quello pubblico o privato), con tutte le discussioni e le polemiche che ne sono seguite, ci imbarchiamo sul volo che ci porterà a Helsinki per visitare due scuole superiori per un’esperienza di job shadowing durante la quale, oltre a osservare le lezioni di molte colleghe e colleghi, avremo l’opportunità di vedere come sono organizzati gli spazi e parlare con presidi, collaboratori e funzioni strumentali del sistema scolastico finlandese e dell’organizzazione delle attività scolastiche.

Finlandia1Questa opportunità ci è data dall’accreditamento dell’I.I.S. Majorana-Maitani al programma Erasmus+, che consentirà al nostro istituto di effettuare mobilità di breve e lungo termine per studenti e docenti negli anni a venire. Quest’anno sono cinque le docenti che partono per scoprire i punti di forza della scuola finlandese, analizzarli e, si spera, riportarne qualcuno a Orvieto.

Nella nazione che beve più caffè in assoluto, con i suoi 12 kg pro capite consumati in un anno, i giorni scorrono veloci e la luce è davvero poca, rispetto a quella che abbiamo in Italia: poco più di sette ore al giorno nel mese più nevoso dell’anno, quello di gennaio. Ci districhiamo a fatica con la lingua, che è comprensibile a pochi, riuscendo a imparare solo un paio di parole utili e indispensabili: huomenta, 'buongiorno', e kiitos, 'grazie'.

Finlandia1Le prime cose che saltano all’occhio sono le più ovvie. Gli ambienti di apprendimento sono incentrati sullo studente e non sul docente che, infatti, all’interno della classe agisce da guida e facilitatore e non è quindi più il punto focale delle attività. Gli studenti (e gli insegnanti!) hanno una pausa al termine di ogni periodo di lezione, che dura invece circa 75 minuti, e mangiano alla mensa (gratuita, va da sé). Anche i libri cartacei e digitali e i computer portatili, uno in dotazione per ciascun alunno, sono gratuiti.

Gli ambienti comuni sono concepiti per consentire agli studenti di studiare o chiacchierare, con spazi ampi e accoglienti. Anche la sala docenti è ben progettata e super-attrezzata, il che rende più semplice incontrarsi, confrontarsi e lavorare. Si vede che stare a scuola è un piacere, sia per i ragazzi che per i prof. Dal punto di vista pedagogico è risaputo che un ambiente armonioso e sereno facilita l'apprendimento.

Finlandia6A noi che assistiamo alle lezioni non resta che riconoscere il punto di forza di questo sistema: una scuola in cui si cura la capacità di fare domande e di sviluppare uno spirito critico rispetto a quella fondata sul dare risposte pre-confezionate. L’ascolto, l’osservazione e la guida del docente prevalgono sul suo intervento diretto durante le lezioni, tutte caratterizzate da più momenti diversi, tra cui spicca la fase di attività e apprendimento in sottogruppi.

Finlandia4Il lavoro in piccoli gruppi consente anche agli studenti più chiusi e riservati di trovare una propria dimensione, e tutti sembrano poter avere accesso a ciò di cui hanno più bisogno: un approfondimento, un recupero o lo sviluppo di un particolare talento. Ci sembra di trovarci davanti a un sistema che favorisce l’inclusione e lo sviluppo delle competenze sociali, che è incentrato sugli studenti e sulle relazioni che questi intraprendono con gli altri.

Quello che si nota è una fortissima spinta verso la responsabilizzazione dei ragazzi, che sono chiamati a studiare per se stessi piuttosto che per il timore di una valutazione negativa o di un compito in classe. Questa è anche la nazione in cui, dai primi mesi del 2021, l’istruzione obbligatoria è passata da 16 a 18 anni.

Finlandia2L’attenzione al benessere degli studenti, se non calibrato bene, può però portare anche a delle falle nel sistema educativo, come la poca assertività dei docenti nel richiamare gli studenti disattenti alle lezioni o l’uso eccessivo dei computer personali in classe, che induce spesso alla mancanza di concentrazione sulle attività didattiche. Insomma, nessun sistema è perfetto, ma per fortuna tutti abbiamo la possibilità di imparare gli uni dagli altri grazie all’opportunità che il programma Erasmus+ offre ai paesi europei.