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PHOTO 2019 04 13 07 37 42 thumbSi è concluso il corso “L’informazione è capitale Civile”.
Per quattro mesi un gruppo di studenti di diversi indirizzi del nostro Istituto ha frequentato a Vetrya un laboratorio di giornalismo, valido anche per l’ASL, sapientemente tenuto dalla giornalista Beatrice Curci. E’ stata un’esperienza di grande valenza professionale e umana, come si può comprendere leggendo le parole che la giornalista e gli studenti si sono scambiati durante la cena dei saluti di fine corso. Speriamo fermamente che sia solo un arrivederci al prossimo anno scolastico con vecchi e nuovi studenti.

 

Ai redattori del Corso di Giornalismo - “L’informazione è capitale Civile”

Permettetemi di dirvi Grazie. Un grazie che, seppur collettivo, è davvero per ognuno di voi.
Grazie, innanzitutto, per quello che mi avete donato. Per quello sui cui mi avete fatto riflettere durante i nostri incontri e le nostre riunioni di redazione, solo apparentemente strampalate o poco ortodosse.
PHOTO 2019 04 13 07 37 42In questo per-corso ci avete messo attenzione, avete interagito, avete superato gli ostacoli della timidezza e di quel rapporto che troppo spesso crea distanze tra giovani e adulti, e che il più delle volte è dovuto proprio a noi adulti.
Voi invece vi siete messi in gioco attraverso l’ascolto e il confronto e ogni volta mi avete dato un po’ del vostro sé, di quella parte di voi capace di essere e fare la differenza.

Da parte mia ho dovuto fare i conti con i vostri silenzi e solo dopo un po’ ho capito, anzi mi avete permesso di capire, quasi come in una pausa di ricreazione, che quei silenzi non erano una forma di disinteresse, di noia, di costrizione o del “ma che ci sto a fare qui“. Erano invece i vostri pensieri e le vostre riflessioni che in quel silenzio e nei vostri occhi trovano spazio per comprendere meglio come funziona il mondo della comunicazione e dell’informazione.

Ho tentato, ma non so se ci sono riuscita, di infondervi almeno un po’ di quella passione che ogni giorno metto nella mia vita per provare a capire, laddove è possibile, cosa accade nel mondo. Ho cercato soprattutto di farvi comprendere quanto sia importante farsi una propria opinione con un approccio critico e senza mai fermarsi a una prima e sola approssimativa lettura delle cose.

Se ricordate, il primo incontro di questo corso di giornalismo l’avevo chiamato “dalle strade di carta alle autostrade dell’informazione”: sono convinta che la vostra generazione ormai cammini su quelle autostrade e, probabilmente, tra non molto il vostro cammino si dipanerà su traiettorie e mappe interstellari.
L’augurio che posso farvi è che questo cammino possiate percorrerlo con un bagaglio leggero, pieno però di curiosità e con sempre in tasca una gran voglia d’imparare. E ricordate che l’unico posto in cui “successo” viene prima di “sudore” è solo il dizionario. Nella vita, senza sacrificio, tenacia e senso di responsabilità, i tratti di strada franano facilmente sotto i piedi.

A voi, future donne e uomini che però già siete il futuro, dico grazie con il cuore e con la testa perché con voi ho attraversato un bellissimo tratto di strada, che ha un solo e unico grande nome: si chiama rispetto. E ancora G R A Z I E, per aver dato dignità a ogni singola lettera di questa che ormai sembra essere una parola desueta.

Credetemi per ognuno di voi ci sarà sempre un posto nella cassaforte dei miei ricordi e sapete perché? Perché ognuno di voi con le sue peculiarità è stato, è e rimarrà speciale. Non dimenticatelo mai.

Beatrice
Direttrice di una gran bella redazione: Voi.

 

PHOTO 2019 04 13 07 38 18Cara Beatrice,
È difficile replicare degnamente agli splendidi pensieri che ci hai dedicato, perché hai toccato aspetti profondi della nostra sensibilità, complessi da tradurre in parole.  Proveremo a farlo in modo semplice e diretto, così come ci hai sapientemente insegnato. Speriamo di ritrovare nei tuoi occhi la stessa soddisfazione che li illumina ogni qualvolta  centriamo la notizia del giorno...
A riunirci stasera è stata la voglia di ritrovarci, di portare a compimento quel cammino iniziato con te qualche mese fa. Ci piace pensare che questo possa essere solo l'inizio della "grande storia" della nostra redazione. Tu hai creduto da subito nella possibilità di renderci un gruppo coeso, attivo, capace di fare dello scambio di opinioni il suo punto di forza. Guardandoci stasera, sembra proprio che il tuo intento si sia realizzato...
Se infatti siamo partiti timidi, increduli o talvolta un po' passivi, nel tempo abbiamo trovato in te un riferimento sicuro. Mai scoraggiata dalle nostre reticenze, hai ben presto imparato a capirci al volo, senza paura di "abbassarti al nostro livello". Grazie a te è nato quello che ami chiamare "lo zoccolo duro del corso": al di là di ogni nostra aspettativa, ci hai dimostrato che il meglio di ciascuno viene fuori nel lavoro di squadra. Partendo dalla moltitudine delle nostre esperienze, hai saputo trovare in noi degli interessi comuni, comunque non limitando le esuberanze dei singoli.
Sono stati solo quattro mesi, un tempo relativamente breve nell'arco di una vita.
Ma anche in questo hai dimostrato una forza straordinaria: ogni ora con te ci ha donato perle di saggezza di cui far tesoro.

I tuoi “redattori”